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mercoledì 25 gennaio 2012

Una vita da gitana

Mi trovo a Berlino. Nulla di nuovo sul fronte orientale.
dopo che per la 3 volta mi trovo a fare le valigie in un mese, avendo io nell'ultimo anno (2011) preso ben 14 voli ryanair, usato svariate volte il circuito "Deutsche Bahn" facendomi anche fare la carta fedeltà, viaggiato con ogni tipo di regionale in Italia e, apoteosi, usato la Mitfahrgelegenheit {vedi più giù} almeno 3 volte, sto cominciando a farmi due domande sulla mia stabilità (mentale).

Progetti:
prima settimana di marzo: Bulgaria
prima settimana di aprile: Polonia
maggio: Montagna (Italia)
luglio/agosto: Trieste, Slovenia, Serbia, Ungheria, Austria, Polonia, Germania.
settembre: mi piacerebbe dare degli esami a Milano
ottobre: trovarsi uno stage. In Italia, Germania, Francia, Polonia o chi più ne ha più ne metta.

"oggi qui, domani là, mi piace vivere come mi va" diceva all'incirca Patty Pravo. Questa canzone è stato il mio imprinting.

Credo però che magari una routine, una vita con delle ore, degli obiettivi a breve e lungo termine potrebbero portarmi a una certa "sanità".

Vorrei solo poter mettere in ordine la mia vita. Scegliere in maniera razionale cosa fare del mio futuro. Non che mi manchi la razionalità, mi manca solo lo spirito giusto.

Ci sarà un giorno in cui smetterò di fare la ribelle, di girovagare e metterò ordine. Sicuro è che non voglio lavorare in un ufficio 8 ore al giorno per più di 40 anni. Avere un lavoro che "oggi qui, domani là" sarebbe il massimo.

Mi sento a casa a Berlino. Una città col 20% di disoccupazione giovanile, il debito più alto della Germania, sporco e povertà. Essere "Pfandsammler" è davvero un lavoro e una realtà costante. Ma soprattutto posso io rimanere per la vita in una città con queste non-prospettive per tutta la vita e soprattutto SENZA MONTAGNE?

Anche questo post non sa dove andare, sono sempre abbastanza inconcludente.

Vorrei solo condividere una cosa: come il tedesco vive la MfG.
Io nei primi 5 minuti di solito mi presento, chiedo cosa fanno le persone e cerco di interagire. No. Questo non appartiene alla tedesca-mentalità. Loro fanno 6 ore di viaggio ZITTI. Ti senti anche quasi in colpa ma sai, la MfG è una "Zweckgemeinschaft" non nasce come modo per fare amicizia quindi NON LA SI FA. Gli ultimi 10 minuti, quando devi spiegare dove vivi e dove essere "lasciato giù" allora lì si chiacchiera e ci si presenta.

Un mondo all'incontrario insomma.

mercoledì 18 gennaio 2012

ARMUT TUT GUT

Auf Armut! "auf Armut!"
con questo brindisi ho inaugurato la mia SPLENDIDA serata. In fondo non serve molto per essere felici. Amici, un bicchiere di vino, buona musica e cibo che ti piace!

Ma iniziamo con ordine:
La mia giornata è iniziata accompagnando un'amica dalla ginecologa, aveva un condiloma e non sa parlare tedesco, per questo ho dovuto fare da "Dolmetcher". Tornando a casa ho portato stracci a un'amica a cui si era allagata la casa. Nel frattempo ho appreso che sul mio conto tedesco sono rimasti soltato 88 centesimi. Non male, benvenuta povertà, benvenuta "Pennersdiät" ovvero dieta da barbone. Quella forzata, perché non c'hai i soldi. Poi università per concedere l'intervista a un tedesco flippato che vuole conoscere il mondo erasmus in Germania. Nel frattempo mi si è scollata la suola delle scarpe. Grazie al periodo esami i miei capelli non vengono lavati da 3 giorni. Il look "barbie barbona" sta prendendo piede.
Esci alle 8 dalla biblioteca, dopo aver scoperto che un esame ce l'avrai il 9 di febbraio anziché il 29... depressione, fretta di fare tutto, magari bene.

Esco. Nessun soldo in tasca, come si può sopravvivere? Niente di meglio che andare a recuperare del cibo scartato dal supermercato, perché gli involucri non sono ben chiusi, perché forse una foglia di prezzemolo non è perfettamente verde. insomma, cibo FRESCHISSIMO, scartato per nulla. quindi abbiamo "fatto la spesa". 700gr di funghi, prezzemolo, Suppegrün e 3 peperoni.

Sulla strada di casa troviamo un materasso abbandonato per strada, perché non prenderlo? è quasi nuovo, costerebbe almeno 100€. Quindi saliamo in 3 sul tram, un materasso e un sacchetto della spesa.

A casa. Gute Laune, gute Leute, gute Musik. Cosa potrei volere di più? Meglio di così si muore.

Funghi col prezzemolo, cipolle, olio e aglio. Polenta con il formaggio portato da Bergamo. Semplicemente ORGASMO.

Benvenuta povertà, senza di te non avrei MAI cucinato così bene dei funghi. Non avrei rievocato la mia cucina tradizionale.

Grazie.
Grazie Nezka che ci hai fatto scoprire una nuova Band (Walk off the Earth) e soprattutto per il buon vino rosso. Hai trasformato la serata in una bella serata.
Grazie Beatrice che ci hai fatto scoprire come vivere da "echte Penner", veri barboni.
E grazie a me, che so cucinare così bene!!

Ragazzi, io sto in paradiso.

mercoledì 11 gennaio 2012

verdure bollite e pesce

A questo giro la Germania mi ha presa malissimo.


Sarà lo shock termico di quando sono arrivata, corredato da cielo plumbeo e pioggia perenne (lo spiritoso che mi dice per p verrà linciato immediatamente); sarà che nonostante la mia indole sociale nei corsi dell'uni non sono riuscita a farmi degli amici, sarà che ho due coinquiline che definirle "piacevoli come un incidente" è un eufemismo, gli insetti in casa, l'armadio che va a pezzi, la connessione che prende meglio sul cesso che sulla mia scrivania, gli altri erasmus-studenti che non si mettono in gioco e non sono interessati a legare vere e proprie amicizie, i formaggi... Oddio quanto mi mancano i formaggi. io non sapendo più che pesci pigliare (in realtà lo so, oggi ho preso un Lachsfilet!) mi sto riducendo a patate, cipolle e carote bollite. quando mangio qualcosa di sostanzioso sono polpette di tofu...e ho detto tutto!


Potrei continuare la mia lunga lista di lamentele, invece motiverò qualche scelta esistenziale.


Ho scelto di accorciare la mia borsa di studio, rimanere a Mainz solo fino a marzo
perché qui non ci sto bene. perché ho fretta di laurearmi e ho già perso tempo a sufficienza. perché voglio andare a vivere a Berlino il prima possibile e mi piacerebbe farlo con una borsa DAAD alla quale non avrei diritto se fossi anmeldata per più di 12 mesi. Vivrò a Milano, che non è il massimo ma almeno sarà una città più dinamica di questa. Qui, nei momenti "no" non posso nemmeno fare il giro del quartiere per trovare ispirazione artistica. Non è come a Berlino. Non è come Milano che, vaffanculo, almeno le metropolitane ce le ha.


Ho anche deciso che mi troverò un ragazzo dopo la laurea (quindi hai voglia, si parla di dopo marzo 2013)
prima devo avere una fissa dimora e le idee chiare su quello che sto andando a fare ma star qui mi ha dimostrato che sono tendenzialmente sola. Amici veri in Italia? Forse arriviamo a 3. Ho bisogno di qualcuno sufficientemente paziente, o fuori di testa vedete voi, che riesca a sopportare me, i miei viaggi, i miei sbalzi d'umore, la mia iperattività e i miei volubili interessi. Non deve essere economista. Nemmeno ingegnere. Mi auguro nemmeno filosofo, storico o letterato, per favore ho bisogno del senso pratico. Ma nemmeno un bruto che non vede più in là del suo naso. Basta, troppo complicato, mi ostinerò a chiudermi su me stessa.


Questa esperienza erasmus è peggio di come me l'aspettassi MA la rifarei. Ho avuto modo di essere introspettiva (in questo la Germania concilia molto, comincio a capire lo Sturm und Drang), riflettere sul mio futuro, il mio modo d'essere. Ho imparato a fare e disfare, a portare pazienza. Mi sono fatta anche dei nuovi veri amici, pochi ma buoni e di questo sono felice.


Ho sperimentato la sanità tedesca grazie al mio incidente e funziona maledettamente bene. 
In realtà la Germania mi piace tantissimo, purtroppo non ho incontrato molti tedeschi in gamba.
Ho scoperto anche alcuni valori tipicamente italiani che mi erano mancati tantissimo ma da qui all'essere patriottica ne manca ancora molto. Invidio chi sta bene nel proprio Paese e ne è orgoglioso, anche se mi domando quanto senso critico possano avere queste persone. Ho conosciuto anche alcuni italiani in gamba, razza che pensavo estinta.


Giuro che dal prossimo intervento sarò più descrittiva e meno personale ma avevo bisogno di uno sfogo.


Scusate.

martedì 3 gennaio 2012

Primo post: Ma perché perché perché?!

Tradunt (oh, come sono colta!) che si debbano sempre dare delle motivazioni, a maggior ragione se occupi spazio (infinitesimale, per carità) sulla rete per urlare al mondo le minchiate idee che ti passano per la testa.

Non mi presento, per quello vorrei avere uno spazio dedicato su una sorta di profilo, per cui passerò al sodo.

Perché un blog?
1) perché nel caos di FB nessuno si fila mai i miei appunti e le mie riflessioni. Forse non è semplicemente un problema di mezzo di comunicazione, ma io ci spero. Apro uno spazio più appropriato per condividere COL MONDO (questa cosa mi spaventa un sacco dacché la mia intimità verrà messa a nudo) le mie esperienze all'estero e le mie riflessioni sulla vita.

2) perché c'era gente che insisteva perché ne aprissi uno.

3) perché fa figo avere una pagina tutta per sé.

4) perché ho bisogno di scrivere, sempre di getto, quello che ho da dire. Se qualcuno volesse ascoltarmi, tante grazie.

Adesso caricherò una serie di "vecchi post" che avevo messo su fb, non abbiatene a male se subito non sprizzo di creatività.

Buona serata.