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mercoledì 30 novembre 2011

La chiesa cattolica spiegata a un turco

Partiamo da presupposto che stavamo discutendo entrambi da Atei viventi in Stati con alta concentrazione di credenti.
Accordiamo anche che, in quanto atei, siamo entrambi un po' scettici sulla religione.

La domanda è stata: "come pregate? cosa dite? quali sono i riti cattolici?"

risposte:
1) Se sei cattolico  devi sempre avere un senso di colpa. Ringrazi perché stai mangiando, chiedi perdono per peccati che non commetti, tanto che pure da bambino ti obbligano a una confessione e tu non puoi che dire cose stupide come "ho picchiato mia sorella, ho ammazzato una creatura di dio come un ragno...". Persino il pensiero ti ricopre di peccato. In questo modo vivi sempre malissimo perché sai che grosso modo qualsiasi cosa tu faccia è moralmente sbagliato e deprecabile, difatti vivi un senso di frustrazione senza pari.

NELL'ISLAM FINO A CHE NON HAI RAGGIUNTO LA MATURITÀ SESSUALE NON PUOI ESSERE COLPEVOLE DI NULLA, NON SEI PRATICAMENTE RITENUTO CREDENTE

2) Non puoi fare sesso prima del matrimonio, men che meno ti puoi masturbare. Non puoi divorziare e non puoi usare il preservativo.

NELL'ISLAM CI SI PUÒ MASTURBARE (ANCHE LE DONNE) altrimenti "come puoi sopravvivere?"

3) "Credo in un sol dio creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili [...] Una chiesa cattolica e apostolica..." Sai, apostolica per differenziarci dagli altri cristiani, abbiamo molte lotte interne.Poi la chiesa... tendenzialmente è fredda, devi stare seduto su delle panche di legno piuttosto scomode, alzarti e sederti quando te lo dice il prete, la preghiera che ho detto prima non ha nessuna rima e la devi imparare a memoria. Praticamente annulli il tuo pensiero perché fai quello che ti dice il prete e impari a memoria frasi di cui non capisci il senso, ma almeno da 40 anni non abbiamo più la funzione in latino...

LA MAGGIOR PARTE DEI TURCHI NON CAPISCE UNA PAROLA DELLE LORO PREGHIERE PERCHÉ SONO IN ARABO.

"ah sì, e poi c'è questo momento in cui devi stringere la mano al tuo vicino, che magari detesti ma devi dargli un segno di pace, almeno formalmente. Poi il Padre nostro lo si dice dandosi la mano..." "come nei film americani?" "sì."

4) ...e poi ci sono questi riti: un mercoledì tu ti devi presentare in chiesa e il prete ti mette della cenere in testa (a dirlo e rimanere seri è davvero un'impresa, soprattutto se lui ti sta guardando con 2 occhi a palla e ti chiede "ma perché???") e poi c'è, io l'ho definito così, un "funny saturday" in cui tu vai in chiesa e il prete ti lava i piedi...

5) Poi ci sono riti essenziali, di passaggio, che determinano a quale punto del percorso sei arrivato: prima c'é il battesimo, poi c'è la comunione in cui finalmente puoi MANGIARE il CORPO DI CRISTO, e tu devi credere che sia davvero il corpo di cristo, quindi praticamente puoi diventare cannibale, più da grande c'è la cresima in cui il prete è autorizzato a darti una sberla in faccia... "ah, like a videogame!! there are levels to complete!" Ecco sì, esattamente.

"e a Natale e Pasqua?" Eh a Natale mangiamo davvero tanto ma non necessariamente il tacchino! A pasqua invece si mangia l'agnello o il capretto ma la cosa divertente è che vai a far benedire le uova oppure il prete viene da te in casa e con l'aspersore butta in giro acqua santa per benedirla. "ahahahha, davvero viene un tipo e ti innaffia la casa? che cosa divertente! ma che senso ha??"

CHE SENSO HA? io non gliel'ho saputo spiegare.

giovedì 24 novembre 2011

Herbst


"Ich sah ein großes Herbstblatt, das der Wind
Die Straße lang trieb, und ich dachte: Scwierig
Den künftigen Weg des Blattes auszurechnen!"
Bertolt Brecht (1945) 

domenica 20 novembre 2011

Perché il mio cuore giace in Germania

La Germania è l'unico Paese che abbia conosciuto dove le cose migliorano, coi piccoli gesti.

Vorwort
Mercoledì ho fatto un incidente, mentre andavo con la mia bicicletta di seconda mano da 15€ con il cambio sulla canna, ROSSA,  a tutta birra, direzione università. Non solo si sono fermate una decina di persone (non i curiosi che intasano le strade da noi, bensì gente che si ferma perché può EFFETTIVAMENTE fare qualcosa), una donna mi teneva la mano e mi parlava evitando che io svenissi, un uomo con il kit da pronto soccorso mi ha coperta con quelle cose di alluminio contro il freddo, il mio investitore ha chiamato polizia e ambulanza, mentre una persona mi chiedeva i documenti da consegnare alle forze dell'ordine (sì, qui tengono ordine davvero) uno si è preoccupato di legarmi la bicicletta al palo della luce, in modo che io vada a riprenderla appena possibile.

Aggiungerei che gli adolescenti sono coglioni in ogni Paese, per cui in questi giorni dal tram avevo notato con piacere che gli scolari hanno come sport "butta a terra la bici altrui", ivi compresa la mia.

Dove voglio arrivare?
La mia bici non ho ancora avuto le forze (e la gamba) per recuperarla (anacoluto, ne sono cosciente ma volevo iniziare la frase con la bici e non con io). Ma oggi qualcuno, con un gesto di gratuità fine a se stesso e verosimilmente per amore dell'estetismo e dell'ordine, l'aveva ritirata su, riappoggiata al palo e datole una dignità.

Qui le cose migliorano da sole, perché le persone pensano a sè stesse come cittadini integrati in una società. E, aggiungerei, NON siamo ad EST.

"perché se io pulisco davanti a casa mia e tu pulisci davanti a casa tua, non importa se lo facciamo per puro egoismo, ma alla fine avremo tutti un mondo più pulito."

venerdì 7 ottobre 2011

Oggi ho creduto di essere in Russia (negli anni '70)

Salgo sul tram anni '60. Sedili di quel colore imprecisato fra il marrone, il kaki, la cacca e il beige. In velluto. Avvisi per l'ammenda in tedesco, polacco e russo.
Un operaio con le mani ancora sporche dal lavoro, la tuta mimetica malconcia ma la dignità di un lavoratore serio. Occhi azzurri come il ghiaccio, la stabilità dell'omone rude.
Accanto una donna sulla 40ina, anni portati malissimo, capelli unti, occhiali a fondo di bottiglia con le lenti tonde del diametro di 3,5cm. Stava lavorando all'uncinetto: quattro uncinetti incrociati in un lavoro certosino, appena all'inizio. Dalla tasca dei jeans-nonjeans (pantaloni di cotone che all'apparenza sembrano jeans) le usciva un vecchio metro molle, sporco. Forse fa la sartina a tempo perso. Capelli unti, mani bianchissime e sottilissime, un tic alla bocca.
Poco più in là una ragazza aveva fatto la spesa. In un cesto di vimini. Il contenuto erano cipolle, patate, porri e altre verdure di questo genere.
Poi finalmente è suonato un cellulare ed ho capito di essere nei 2000 inoltrati.
A rispondere è stato l'operaio, in russo, "sono sul tram". 
Poi sono scesa, ed era di nuovo Germania. 

Per tutti quelli che vogliono sapere come mi va a Mainz...

...alcune considerazioni:

1) vivo in Generaloberst-Beck-Str. 14-6341, quindi se volete inviarmi generi di supporto, cartoline, lettere, poster usw, è tutto ben accetto. anche se passate di qui, non mi dispiace.

2) In europa ci sono molti Paesi ma essenzialmente tre popolazioni: Italiani, Spagnoli, Polacchi. Capita di tanto in tanto di avvistare un francese.

3) Omnia Gallia est divisa in partes tres: quella che appartiene ai turchi, quella che appartiene agli italiani e quella che appartiene ai polacchi. I tedeschi riempiono gli spazi vuoti lasciati da questi tre "invasori".

4) Oggi ho mangiato il polpettone di maiale più grasso della mia vita (non il maiale, il polpettone). un pasto in mensa ti sazia per una giornata intera, questo è il motivo per cui la mensa è aperta solo fino alle 18

5) L'alcool è cheap all'interno del campus. pertanto è anche di scarsa qualità.

6) La cittadina è tipicamente tedesca/occidentale: questo significa che è piccola, angusta, con molti turchi e troppi, troppi negozi "mainstream". ovviamente con oggetti tipicamente dal gusto "crucco-turco". Gli italiani si adeguano. I polacchi hanno poco da ridire perché, come giustamente affermò A. Merkel "l'europa senza Polonia può andare avanti, viceversa non so."

7) Ci sono sempre troppe persone che parlano italiano.

8) La mia WG è un roiaio. Sto passando le giornate a pulire la merda altrui. Gli edifici invece sono tipica architettura anni '60-'70, del genere "stipiamo le persone in grossi casermoni, se abitano in periferia, cazzi loro". Ora ci vivono studenti: hanno tolto le altalene (ma come?! io amo l'altalena!) e colorato le porte per distinguere gli edifici (ma sempre e solo i 3 colori fondamentali, non sia mai!) ma l'idea è sempre quella. Oh, quanto mi manca l'architettura popolare socialista sovietica.

9) In definitiva devo togliermi dalla testa che qui in Germania esiste anche Berlino (Hauptstadt der DDR), o forse no, mi basta fare la DB-Studentenkarte. Amici, vi raggiungerò.

10) Mi mancate.